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Milano, uno sguardo al presente per affrontare le sfide del futuro.

Ospitiamo le riflessioni di Regina De Albertis, Presidente Assimpredil Ance



Il mercato immobiliare di Milano ha registrato una crescita costante negli ultimi anni. La compravendita di abitazioni, infatti, ha avuto un trend crescente con un aumento, tra il secondo trimestre 2015 e quello del 2023, del 39% nella città di Milano e del 59% nei comuni della Città metropolitana.


Tuttavia, i cambiamenti demografici a cui abbiamo assistito, assieme alla crescente disparità tra i redditi e il costo della vita nell'area metropolitana di Milano, rischiano di far diventare la nostra città esclusiva ed inaccessibile per chi oggi le garantisce lavoro e competenze e mette a disposizione della collettività il proprio talento.


Per noi operatori del territorio questa è una sfida da affrontare con la massima attenzione a partire dall’offerta abitativa. La casa sociale è un’infrastruttura, un diritto primario per i cittadini insieme al lavoro, che va tutelato in maniera strutturale. L’offerta di un servizio abitativo per gli studenti è qualcosa di diverso ma non meno strategico: Milano è la città dove si formano le idee e dove la commistione di competenze e conoscenze permette di innovare e crescere attraverso i giovani e la forza che da loro si genera.


Il trend positivo dell’edilizia a livello nazionale inizia a rallentare e le cause principali per il nostro territorio sono da imputare a: l'aumento del valore delle aree che rende sempre più insostenibili gli investimenti di rigenerazione; l'incremento dei costi di produzione, che dopo aver raggiunto il più 30% nel 2022, non mostra ancora segnali di normalizzazione del mercato; la crescente non corrispondenza tra costo delle abitazioni e livello dei redditi, specialmente per la fascia di popolazione a medio reddito.


Una delle questioni più urgenti da affrontare è la definizione di un quadro di regole idonee a rendere fattibile la realizzazione della quota di Housing Sociale prevista nel PGT di Milano, avendo ben presenti i piani finanziari e la loro sostenibilità economica.


Ma il punto centrale rimane la condivisione, tra pubblico e privato, di una strategia per la città che contemperi i bisogni del tessuto socio-economico con le condizioni necessarie per favorire lo sviluppo di una città non solo attrattiva ma anche accogliente.

Una città in grado di attrarre gli investimenti di rigenerazione urbana e di promuovere sviluppo sociale, adeguando il suo quadro delle regole urbanistiche ed edilizie.


È essenziale, quindi, trovare un punto di incontro tra pubblico e privato, garantendo trasparenza e concretamente riconoscendo la necessità di equilibrio economico per gli investitori privati. Inoltre, occorre avere il coraggio di considerare strategie abitative a livello metropolitano che siano supportate da infrastrutture e servizi, evitando la creazione di periferie dormitorio.


Malgrado le sfide, Milano rimane una delle città più avanzate e internazionali d'Italia e sarà sede di importanti eventi, come le Olimpiadi, che potranno fungere da catalizzatore per lo sviluppo urbano e la rigenerazione urbana.

Proprio la rigenerazione rappresenta il tema “guida” che ricomprende in sé tutte le sfide del futuro delle città: qualità, connessione, green, efficientamento energetico, miglioramento sismico, sostenibilità, socialità.


Obiettivi internazionali come l’Agenda 2030 dell’ONU e obiettivi europei stanno di fatto plasmando il nuovo modello di sviluppo urbano. Come Assimpredil Ance, siamo partiti da questi obiettivi per elaborare il nostro Codice di Condotta volontario Cantiere Impatto Sostenibile, che nasce dalla considerazione che per l’edilizia essere sostenibili è anche altro rispetto ai parametri ambientali o alla riduzione della CO2.


Abbiamo pertanto riletto l’insieme delle regolamentazioni, certificazioni, procedure e prassi volontarie che le imprese seguono nelle loro fabbriche, i cantieri, e le abbiamo classificate all’interno dei goals dell’Agenda 2030 in ottica ESG. Il risultato è stato sorprendentemente positivo: in molti dei nostri cantieri si lavora già con logiche organizzative ESG Compliant.


Ambiente, decarbonizzazione, legalità, lavoro, sicurezza, sociale, catena di fornitura e governance sono le 8 aree di riferimento del codice di condotta. Da qui siamo partiti per scrivere il Manifesto CIS che è qualcosa di profondamente diverso dai linguaggi ESG della finanza, delle operazioni immobiliari, delle certificazioni.


Chi aderisce a Cantiere Impatto Sostenibile ha una visione del fare impresa nella gestione del cantiere che lo contraddistingue da molte altre imprese e per questo può essere un valido innesco per una filiera di eccellenza.


Ho usato tre parole chiave nella mia recente assemblea e mi paiono calzanti anche parlando delle sfide che attendono Milano: ci vuole coraggio per promuovere investimenti in nuovi modelli di sviluppo immobiliare sostenibili; ci vuole fiducia tra i diversi investitori e tra pubblico e privato per mettere in campo soluzioni innovative e, infine, bisogna saper sognare a medio e lungo termine per capire oggi cosa dobbiamo fare e cosa vogliamo lasciare alle generazioni future.

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